Il maestro della nostra orchestra (uomo di spirito, colto e autoironico, oltre che competente e appassionato) mi invia le 15 regole d’oro per suonare insieme, a sua volta inviate a lui dal primo clarinetto dell’Orchestra Nazionale di Francia. Alcune di queste, prese come metafora, potrebbero essere considerate regole per sopravvivere in azienda. Ma forse perderebbero il loro specifico, Chissà. Ve le ripropongo senza alcuna modifica. Ciascuno ne tragga gli insegnamenti opportuni. 😉
- Suonate tutti lo stesso pezzo.
- Fermatevi ad ogni segno di ritornello e discutete animatamente se ripetere o no.
- Chi stona getti un’occhiataccia ad uno dei suoi colleghi.
- Accordate con la massima cura prima di suonare. Dopo di che potrete stonare per tutta la sera con la coscienza a posto.
- Girate la pagine con la dovuta calma.
- Una nota giusta al momento sbagliato è una nota sbagliata (e viceversa).
- Se tutti si imbrogliano, eccetto Voi, allora siete voi ad imbrogliarvi.
- Cercate di massimizzare il NNPS (Numero di Note Per Secondo), vi guadagnerete l’ammirazione degli incompetenti.
- Le legature, i coloriti e gli abbellimenti non devono essere rispettati. Servono solo ad abbellire la pagina stampata.
- Se un passo è difficile rallentate. Se è facile accelerate. Alla fine tutto si aggiusta.
- Quando vi siete persi del tutto, fermate tutti gli altri e dite: “Forse dovremmo accordare meglio”.
- Se per colpa vostra tutti gli altri si sono dovuti fermare, spiegate dettagliatamente le ragioni per le quali vi siete imbrogliati. Tutto ciò desta sempre molto, ma veramente molto interesse.
- La vera interpretazione è quella nella quale non resta più una sola nota dell’originale.
- Una nota stonata suonata con timidezza è una nota stonata. Una nota stonata suonata con autorità è un’interpretazione.
- Quando tutti gli altri hanno finito di suonare, non continuate a suonare le note che vi sono avanzate.