Ciao a tutti, mi chiamo J.B. Capis e da anni vivo ormai lontano dai rumori del mondo, mi sono infatti ritirato a Gibilterra subito dopo essere andato in pensione.
Non chiedetemi che lavoro facevo, non ve lo confesserò. Non chiedetemi perché Gibilterra, sarebbe una domanda troppo difficile a cui rispondere.
Quello che posso dirvi ora è che dopo tanto insistere ho ceduto ai lamenti del giovane amico Giacomo – conosciuto tanti anni fa a Trezzano sul Naviglio (MI) – e ogni tanto mi prenderò la briga di raccontarvi qualcosa sulle persone che lavorano in azienda, questa umanità disorientata e distorta che popola in modo inconsulto le vostre città e le vostre periferie.
Ve lo racconterò a piccole dosi perché sono anziano e mi stanco facilmente e perché parlare di certe cose nauseanti mi provoca, oltreché disgusto, emozioni incontrollate. Il brutto molesto e il vuoto interiore mi danno ancora scariche di adrenalina e tachicardia.
Ora scusatemi ma devo proprio salutarvi, sono già stanco, ed è tempo che torni a guardare il mare.
Lui sì che pulisce dai cattivi pensieri. Buon affanno quotidiano.