Non so chi ha avuto la fortuna, ieri sera, di assistere, a Ballarò, al confronto tra Massimo D’Alema e il ministro Tremonti, confronto alla fine del quale il povero Tremonti è uscito letteralmente “a pezzi”, strapazzato da un D’Alema in grande spolvero. Bastava una sua espressione, un occhio allampanato, uno sguardo indulgente, per trasformare le parole del ministro in umoristici flatus vocis.
D’alema è riuscito a dire per ben due volte “Ma la pianti di fare lo spiritoso” ad un Tremonti sempre più in difficoltà. E poi un diluvio di battute, una serie di scambi al vetriolo fatti in punta di fioretto che poche volte mi è capitato di vedere in TV. Il tutto con un perfetto stile anglosassone che era una vera libidine se confrontato con l’approccio “urlatore” che va per la maggiore. Io non sono un fan di D’Alema, ma vorrei tanto averlo vicino quando discuto in riunione.