Anche se il fenomeno è ormai conosciuto, teorizzato e soprattuto vissuto da molti di noi, l’articolo di Gian Paolo Prandstraller “Più potere ai knowledge workers“, pubblicato nello scorso numero della rivista Next (qui l’archivio ad accesso gratuito) ha il merito di precisare in maniera sisntetica cosa si intende per “lavoratore della conoscenza” e, soprattutto, perché la cosa ci riguarda da vicino. Pur vivendo ormai da anni in quello che qualcuno chiama “capitalismo cognitivo” la lotta per il riconoscimento è solo all’inizio.