Nel suo recente volume “Parole di carta e di web, Franco Carlini ci ricorda le tre componenti base in cui può essere vista la rete Intranet: come “tubo”, ovvero come semplice collettore di informazioni che vengono solo veicolate tramite web, (e-mail, P2P, spazi di download…) come spazio sociale, in cui le persone usano la rete per intrecciare relazioni (chat, newsgroup, forum, blog…), e come nuovo media, in cui la rete non viene usata solo come canale, ma come una destinazione per publicare materiale secondo le modalità tipiche del web (giornalismo on line, ancora i blog, i siti istituzionali…).
Bene. E allora come possiamo definire, in questa casistica, l’informazione che viaggia sulle intranet? Perché è pure vero che ciò che noi pubblichiamo nella nostra rete interna ha a che vedere con tutte e tre queste componenti: è materiale da scaricare, sono informazioni e ipertesti, e sono l’occasione per intrecciare relazioni con i colleghi. In intranet queste componenti tendono a collassare con una frequenza molto maggiore che in altri spazi di rete. E’ possibile, anzi auspicabile, associare materiali di approfondimento da scaricare all’interno di una notizia o, al contrario, costruire un ipertesto a partire da materiale “grezzo” costruito con Office Automation. Si possono poi associare forum e spazi di commento e trattare le informazioni come spunto per un benchmarking interno (come dicono gli esperti). Insomma una grande confusione e insieme un grande insieme di possibilità.
E allora voglio provare a definire gli elementi -base di quella che potremmo definire “l’unità-atomo” della intranet, ovvero la “notizia“. Che cosa deve avere una notiza su intranet per essere deinita “completa”? Elenchiamo i vari “pezzetti:
– Un testo, più o meno lungo Formattato adeguatamente (titoli, titoletti, grassetti dove occorre)
– Almeno una immagine, ma possono essercene molte di più, a seconda dell’informazione trasmessa)
– Materiali. Possono essere degli allegati di approfondimento, oppure al contrario possono essere il “cuore” dell’informazione, intorno al quale ho costruito però un contesto di lettura. Questo elemento è essenziale.
– I materiali, che spesso sono il “cuore” delle informazione vanno ovviamente corredati di didascalie, indici, e meta-dati che ne consentano l’individuazione anche in futuro (questo però è un capitolo a parte)
– Opportuni link di approfondimento. Possono essere finestre di pop up con schede tecniche, link esterni, oppure rimandi interni ad informazioni o documenti precedentemente pubblicati.
– E mail del redattore e delle persone interne all’azienda alle quali fare riferimento.
– Forum-bacheca di commenti a fine articolo, per dare modo a tutti di ampliare, commentare, chiedere info, dissertare.
– Eventuale foto-gallery
Ecco. Come vedete è un po’ diverso da “buttare” un documento in un sacco, mettere un link in home e chiamarlo “intranet”. Può essere un lavoro anche molto lungo. Ma l’efficacia è assicurata.