Non so voi, ma io sento una grande mancanza, quasi un bisogno di leggere qualche cosa di nuovo di Michel Houellebecq, e per questo mi attacco a tutto quello che mi capita. COsì oggi vi segnalo un testo inedito, pubblicato dalla Newsletter “I miserabili” e tradotto dall’attivissimo Giuseppe Genna.
[…]Apro gli occhi e constato che il mio sogno è alquanto superficiale. Mi accendo una nuova sigaretta, tormento il filtro, in realtà non esiste armonia con l’universo. Nei momenti di felicità, per esempio contemplando un bel paesaggio, so istantaneamente che io non ne faccio parte, il mondo mi appare come qualcosa di estraneo, non conosco nessun luogo dove io possa sentirmi a casa.[…] M.Q.