In questo periodo lavoro molto (per ‘lavorare’ considerate anche: leggere, studiare, discutere, riflettere, e cosi via) e tra le cose che mi occupano ci sono anche le famose “comunità di pratiche”. Per i nuovi di questo blog (se ce ne sono) ripeto brevemente: per ‘comunità di pratiche’ intendiamo i gruppi informali in un’organizzazione che si formano intorno ad un progetto comune, che condividono uno stesso linguaggio, stessi strumenti tencologici, stesse abitudini e procedure e che sviluppano nel tempo modalità condivise per affrontare i vari problemi.
In rete c’è molto (ma proprio molto) sull’argomento e voglio darvi alcuni “consgili di lettura”. Cominciamo con “Cpsquare“, la comunità in rete dedicata all’argomento (il link me lo ha passato Etienne Wenger “in persona!”); ed ecco un altra risorsa, sempre in inglese, dedicata al rapporto tra comunità di pratiche e tecnologia (stessa fonte).
Un’altra risorsa, in italiano, l’ho letteralmente rubata ad un corso online: si tratta di un modulo didattico scritto da Antonio Calvani (mitico…) e dedicato alle “comunità di apprendimento” (è un PDF di 140 kb, attenzione). Vi interssano le comunità di pratica nella didattica? Ecco un interssante intervento di Cristina Zucchermaglio, una delle studiose più attive sul tema (se volete accedere a tutto il corso parite da qui).
E per finire, un intervento video, sempre di Cristina Zucchermaglio, sulle comunità di pratiche. Molto, molto interessante.
Ciao ciao