Ok, ho la casa sottosopra perché ci sono “i lavori”. Ho dovuto accumulare tremila libri al centro del salotto. Altro che squot in palestra. Sono un apolide con 12 valigie in mano e non so più da dove sto scrivendo, forse in realtà sto solo sognando di scrivere. La mia macchina da 500 euro ha smesso di frenare e stavo andando a sbattere, ma vivevo tutto questo come una cosa normale. La mia classe virtuale si è ammmutinata e in chat mi ha fatto un culo così. E io ho detto ok. Sono un pirla. Poi ci ho ripensato perché se no a che serve essere buddisti se poi ti devi buttare giù. Intanto la Borsa perde e anche io perdo ma il consulente dice tranquillo che c’è il trend. Intanto macino scale minori armoniche, però a partire dalla sesta, che è più musicale. Sono in un cacchio di internet point e questo la dice lunga sulla mia stabilità mentale. E l’altro giorno ho pagato ‘mila e ‘mila di tasse per soldi che non ho ancora ricevuto. Fico. L’altro giorno sono riuscito a citare, in una giornata sola: Bachtin, Foucault, Roland Barthes, Buddha, Winberger, Paracelso, Hegel, Derrida, Umberto Eco, Frate indovino e Riccardo Fogli. il tutto a 40 gradi centigradi. Volevo fare colpo sulla mia anima, che però è rimasta indifferente. Dormo per terra e sono triste, forse. Più che altro sono triste di non riuscire a scrivere con uno stile diverso da quello di un qualsiasi medio-blogger che parla al presente e in prima persona. Bella forza, a scrivere così
Insomma, per dire che non è che ho tanto la testa per aggiornare, eh…