7 Nov. 2006

Usabilità e cantabilità

L’usabilità è un concetto potente. Talmente potente che è possibile ritrovarlo in moltissimi campi al di fuori del web. E’ come un grimaldello teorico che aiuta ad entrare nel cuore di alcuni processi creativi. Sembra incredibile, ma è cosi, ad esempio in musica. Ho composto, come esercizio, un brano (che vi faccio scaricare) , basato sulla sequenza armonica di uno sandard jazz arcinoto, ovvero “Autumn leaves“.

E nello scriverlo mi sono accorto di come alcune regole di composizione siano, in fondo,  delle regole di buona usabilità per la costruzione di temi musicali. Potremmo chiamarle regole di  “cantabilità“.

Un tema jazz, ad esempio, deve essere simmetrico, e conservare una struttura di fondo riconoscibile. Deve essere semplice, “cantabile”, appunto, e deve cercare di non “svolazzare” troppo all’interno del pentagramma, rimanendo entro intervalli piccoli. Deve appoggiarsi il più possibile su alcune note particolari degli accordi e deve ruspettare alcune convenzioni formali e strutturali. Ci sono molte altre regole, che in buona parte ignoro (essendo io, alla fin fine, un dilettante) ma non importa: nel crearlo ho capito alcune cose, non solo musicali.

Ho capito che la simmetria paga, e che non c’è atto creativo che non stia all’interno di un campo di vincoli (fisici, culturali, materiali, formali, convenzionali, matematici, ecc) dei quali tenere conto. Ed è proprio nella continua tensione tra le nostre intenzioni e questo insieme di  vincoli che nascono le cose che poi si danno alla nostra esperienza come belle, brutte, gradevoli ecc.

Ok, ho finito, vi lascio in compagnia del mio brano (del quale, se non si fosse ancora capito, sono nel mio piccolo soddisfatto). PDF da 150 kb.

spartito_di_leuca_promenade_by_giacomo_mason