Ok, sono in debito di un resoconto e, anche se sono distrutto dalla preparazione della mia prossima lezione sul Content management (che ho dovuto rifare da capo a piedi per via degli ultimi cambiamenti nella rete eh…comunque la condividerò a breve con voi, miei fidi lettori…)
Ok, dicevo, sono in debito di un resoconto sulla mia visita alla intranet di Google, alla quale ho partecipato in qualità ufficiale di imbucato. Abbiamo parlato con due ragazzi simpatici e disponibili, in un “google ambient” colorato e hi-tech che, a dire il vero, rieccheggiava un po’ i fasti della new economy ante-bolla. Ma credo che loro se lo possano permettere.
Niente di sfarzoso ad ogni modo.. solo molti open space e molti colori caldi.
Ok, ma parliamo di intranet.
Immaginatevi una pagina tipo la pagina personalizzata di Google, con una serie di finestre personalizzabili. In cima a tutto sta, ovviamente, il motorone che cerca nei documenti o nelle pagine delle persone. Al centro le notizie del momento, a destra la navigazione principale, se vogliamo chiamarla così.
L’architettura infatti è molto poco “tassonomica”: le sezioni sono divise per gruppi di progetto. In alcuni casi certi gruppi creano un wiki, in altri casi si appoggiano a template più tradizionali.
Tutta la home è personalizzabile, con widget che ogni dipendente può aggiungere o togliere (fatte salve alcune cose fisse tipo, appunto, la casella di ricerca). Già dalla home ognuno può inserire i propri bookmark e i propri RSS, così da avere un ambiente totalmente personalizzato.
Cercapersone: Il cercapersone contiene parte delle info dei dipendenti. Solo parte, perché alcune di queste (come la mail o il messanger ecc) sono all’interno del loro sistema di posta (e indovinate un po’ qual è?)
La loro versione di Gmail è ovviamente customizzata sui dipendenti e ciascuno può aggiungere i propri contatti basandosi sulla propria cerchia di riferimento.
Le cose notevoli del loro cercapersone sono la foto (che può anche essere un avatar di qualunque tipo, loro non si formalizzano) ma soprattutto la visualizzazione degli obiettivi individuali di ciascuno per l’anno. Più trasparenti di così…
Altra cosa importante: la documentazione. Dal cercapersone accediamo a tutta la documentazione inserita da ciascun dipendente. Per la gestione della documentazione usano, ovviamente, il loro tool di office condiviso. Ciascun dipendente può decidere di renderla pubblica a tutti o ad alcuni gruppi definiti di utenti. Tutti i loro documenti di lavoro girano così
Domanda: a Google siete 11.000 persone. Quante, secondo te, hanno dato almeno un contributo alla intranet sotto forma di documenti, blog, pagine web, wiki forum ecc?
Risposta: mah, direi almeno il 50%
Capito? Almeno la metà del personale ha partecipato ai contenuti della intranet.
Si, mi spiega Stefano, per noi è fondamentale inserire la documentazione, perché ci permette creare una base di conoscenza incredibile che usiamo ogni volta che dobbiamo fare un nuovo progetto. Tutti lo sanno, tutti lo capiscono, è ovvio che tutti facciano di tutto per aggiungere documentazione utile agli altri. Non fa una grinza.
Già. All’inizio, mi dice, c’è stato bisogno di “sganciare” qualche I-pod per rompere il ghiaccio, ma ora le cose vanno da sole. Oggi, peraltro, ciascun dipendente e ciascun gruppo di progetto è fortemente motivato ad inserire, oltre che documenti, articoli e storie, perché questo aumenta la loro visibilità e la loro reputazione.
Che meraviglia. Certo, c’è da dire che oltre a essere incentivati individualmente per l’inserimento dei contenuti, il team di progetto (ehm, composto da tre – dicasi tre – persone per tutto il mondo) ha degli obiettivi percentuali sulla quantità di documenti che dai cassetti delle persone vengono trasferiti sulla intranet.
Domanda: e avete cose di stampo 2.0, tipo il social tagging dei documenti?
Risposta: Veramente no. Certo, penso io, è ovvio: Se hai a disposizione la potenza di Google per le ricerche interne i tag ti servono fino a un certo punto.
Domanda: e se i vostri CEO decidono di inserire un post o un articolo che succede? Si “fermano le rotative” e si fa l’edizione speciale?
Risposta: assolutamente no. La redazione decide se è rilevante, e se non lo è la notizia non viene neanche evidenziata in home.
:-O
Domanda: avete tanti blog dei dipendenti?
Risposta: no, se vogliamo possiamo aprire un blog, ma poi è difficile aggiornarlo, non abbiamo tempo eccetera. E poi ci sono talmente tanti spazi sui quali scrivere che mettere su un blog non ha senso. Si’ ci sono magari i blog legati a un progetto, tenti dai capi-progetto e poi ci sono i blog (esterni) di alcuni top manager.
Quello che invece hanno è un percorso strutturato in intranet per i neo-assunti, tutorial e video formativi. Ogni tanto quei burloni dei CEO fanno un video con gli obiettivi strategici e lo diffondono in intranet. In questi giorni stanno per aprire un forum sulle nuove idee e per fare un bechmarking tra i dipendenti
Il futuro? Più personalizzazione dell’interfaccia, mi dicono.
Età media del personale dell’azienda: 26 anni in Italia, circa 35 nel Mondo
That’s all, folks.
🙂