Caro redattore di Italia.it
mi rivolgo a te personalmente perché in questi giorni sarai stato certamente sotto pressione.
Dicono che questo portale sia costato 45 milioni di euro. Caro Redattore di Italia.it, sono sicuro che solo un’infima parte di questo denaro sarà finito nelle tue tasche, caro redattore, e di questo mi dispiaccio, perché sono sicuro che tu fai il tuo mestiere e sono anche certo che in riunione più di una volta ti sarà venuto da vomitare.
Quanto fango, caro redattore, sarai stato costretto ad ingoiare mentre qualcuno diceva “si, wow, l’introduzione con Simil-Pavoarotti”, “si, le animazioni in flash in ogni pagina”, “si, il data base degli alberghi”, “si, gli spazi della home occupati da sfilate di moda e sci italiano!!!”.
Caro redattore di Italia.it, che tristezza deve essere stata per te riempire di contenuti top down l’ennesimo portatone turistico mentre ovunque si parla di contenuti generati dagli utenti, di 2.0, di social tagging, di feed RSS, di podcasting, di architettura a faccette.
Caro redattore di Italia.it, so che ti rendi perfettamente conto che se sono tedesco e ho un camper e voglio arrivare a Palermo non ci riuscirò tanto facilmente consultando il tuo sito, che se ho un cane o sono gay avrò qualche difficoltà a trovare un agriturismo adatto a me, e che se oltre a dormire voglio anche mangiare è meglio che mi porti la colazione al sacco.
Caro Redattore di Italia.it non è certo colpa tua se molti dei contenuti sono lacunosi o vaghi, o se le informazioni sono vecchie e non aggiornate, ma tu capisci che è un problema se molti dei cinema che segnali sono chiusi da anni.
Caro redattore, io vedo e, ti assicuro, apprezzo veramente lo sforzo che hai fatto per segnalare tutti gli alberghi possibili e immaginabili sul nostro territorio, ma ti informo che io, personalmente, non mi baso solo sulle stelle dell’hotel per decidere dove dormire, ma guardo ad esempio dove è collocato rispetto al centro città e cerco anche di farmi un’idea di come sono fatte le camere e cerco anche di capire chi c’è dall’altra parte. Caro redattore, io non sono una macchina che fa il filtro nel data-base. E in genere cerco la qualità, e non la quantità.
Caro redattore, sono sicuro che anche tu capirai che ho delle difficoltà a percepire la differenza tra “Visita l’Italia”, “Organizza il tuo viaggio” e “Itinerari” E che etichette come “Unesco” dentro la sezione: “Visita l’Italia” potrebbero non dirmi assolutamente nulla sui contenuti che troverò all’interno.
Caro redattore, se sono un utente spagnolo e voglio andare a Sarzana a vedere il marcato dell’antiquariato, ma non so che Sarzana si trova in Liguria e in provincia di La Spezia, mi spieghi cortesemente come faccio ad arrivarci?
Caro redattore di Italia.it, ma non ti viene il mal di mare a vedere tutta sta roba che si muove sul sito? Perché a me, caro redattore, dopo 5 minuti è venuta un po’ di nausea, e te che ci lavori da mesi penso non starai tanto bene.
Caro Redattore di Italia.it, ti faccio i miei auguri e ti do la mia sincera solidarietà, anche se ti devo proprio dire che questo sito che avete messo in linea un po’ mi ha offeso e mortificato. E come me tanti altri professionisti che, nel nostro Paese, cercano di portare un po’ di innovazione onestamente, tenendosi aggiornati e cercando di fare quotidianamente un buon lavoro, rispettando gli altri. Gli utenti prima di tutto. A volte ci riusciamo, a volte meno.
In ogno caso, in bocca al lupo per tutto.