Ieri, al termine di una densa due-giorni di formazione/consulenza sulle intranet presso un Ente pubblico abbiamo inaugurato una sessione partecipata di creazione della mappa dei contenuti per la intranet dell’ente.
Avevo chiesto preliminarmente al mio committente di portare in aula più persone possibile, pescate nei diversi settori aziendali ritenuti “strategici” per il progetto.
Ovviamente mi sono ritrovato in aula persone che, formalmente, non avevano nulla a che fare con tutto questo, che in parte ne sapeveno poco o niente e che si sono ritrovate coinvolte “loro malgrado” in questa attività. Per me era una scommessa: avrebbe dato dei frutti tutto questo?
Nonostante il mio inguaribile pessimismo i frutti sono arrivati eccome, e alla fine avevamo quattro pagine di mappa preliminare di contenuti con tanto di indicazioni di massima delle persone da coinvolgerle per produrli o gestirli.
Ok, direte voi niente di speciale, solo fogli di carta. Ma in questo caso non conta il risutato, conta il metodo.
Abbiamo fatto un primo passo importante. E lo abbiamo fatto in modo trasparente, condiviso, aperto. E divertendoci pure. Niente stanzette segrete, niente trame alle spalle dei dipendenti. Un gruppo di persone che cerca di fare qualche cosa di utile su un progetto comune, che alla fine diventa veramente il progetto di tutti.
Alla fine alcune persone hanno chiesto cose come : “quad’è che ci ritroviamo per proseguire?”, “Possiamo aiutarvi a fare le interviste?” E cose del genere.
Non so esattamente dove arrivieremo con questo progetto, ma ieri è stata una giornata bellissima nella mia neo-vita di consulente.