Su Anobii regna un silenzio surreale. Sembra di essere in un museo, in un monastero, in un chiostro benedettino. Elenchi su elenchi su elenchi di libri inseriti da persone che non esistono. Io non esisto, su Anobii. Magari i creatori si sono ispirati a Paul Ricoeur. Avranno detto: il testo è tutto, il resto è inessenziale. Ok, ci sono i gruppi, ma sono silenziosi anche loro. E’ tutto ovattato, anzi, incartato dentro a pagine e pagine di libri. Piacerebbe a Borges. Si, ci sono i commenti sui libri, ma l’impresisone di un grande silenzio (ecco adesso batto piano sulla tastiera per non rovinare questo silenzio schhhh…). Io sono un anobiano. Il che vuol forse dire che sono un extraterrestre. Io metto codici ISBN dentro le caselle. Lo faccio in silenzio, faccio tutto in silenzio. Entro in punta dei piedi nelle librerie degli altri e esco accostando la porta. Messaggi. il sistema è in manutenzione. Ti abbiamo trovato altri libri. un altro anobiano ti ha visitato. Chi è? Vallo a sapere. E’ un anobiano come te. E’ più o meno grosso così nella tua tag cloud. Ehi un sacco di anobiani hanno i tuoi stessi libri!! Schhhh. ok, ho capito, non ti infervorare. Silenzio. Clicca. clicca clica, ecco che hai trovato il libro che hai letto trenta anni fa. Lo aggiungo? Ma si. La lista si allunga, noi ci accorciamo. Si, lo so, esistiamo tutti e tutti andiamo a fare la spesa e suoniamo il clacson, ma su Anobii è come quando entriamo ai musei vaticani. Schhhhh.
In compenso su Yahoo answers c’è un casino insopportabile.