My page, profilo, cercapersone evoluto, pagina personale, Scheda personale, biglietto da visita, cruscotto personale, ecc…Sono tanti i nomi mi capita di sentire nei progetti intranet, ma si riferiscono tutti alla stessa cosa, ovvero ad uno spazio all’interno del quale le persone trovano l’accesso alle loro informazioni personali, alle informazioni che hanno scritto e/o sottoscritto, ad un insieme di applicazioni e servizi profilati, ai contatti personali. Non solo: questi spazi sono in genere visitabili dagli altri colleghi, con i prevedibili effetti network che questo comporta.
Ecco in ordine ti tempo, l’ultima variante che ho visto in rete, e che secondo il creatore è una vera e propria killer application. In questo caso la pagina dà accesso a tutte le risorse che la persona ha creato all’interno del wiki aziendale.
Questa applicazione, nelle sue varie declinazioni, si conferma essere l’applicazione killer delle intranet, ma è qualche cosa di più: è anche un vero e proprio ponte progettuale che collega i vecchi tipi di intranet alle nuove e folgoranti intranet 2.0.
Mi spiego meglio: in ogni intranet che si rispetti esiste un meccanismo di autenticazione. In ogni intranet che si rispetti esiste un cercapersone che porta alle schede dei singoli dipendenti. Ed è proprio questo, se ci pensate è il nucleo centrale attorno al quale è possibile impostare le intranet di nuove generazione.
Questa base di dati, infatti, arricchita e potenziata, costituisce il nucleo identitario a partire dal quale cresce e si alimenta *ogni* social network che si rispetti.
La costruzione di una intranet passa quindi sempre dalla progettazione accurata di questo nucleo centrale. Indipendentemente dal tipo di intranet (applicativa, di servizi, informativa, di KM, di apprendimento): che si debba accedere ai propri servizi, ai propri applicativi, alle news sottoscritte, agli esperti della comunità che abbiamo selezionato, ai prorpi documenti, ai documenti degli altri, ecc è sempre la “my page” a fare da driver alla generazione e al filtraggio dei contenuti.
Perché? Perché riesce a fare, in modo semplice ed elegante, quello che ogni social network, reale o virtuale è in grado di garantire: l’unione di contenuti e relazioni.
L’insieme di informazioni e servizi che progetterete su questo livello determinerà le dinamiche e il tipo di intranet che avrete a disposizione: p0erdeteci un po’ di tempo, quando progettate lo spazio: ne vale la pena
(prossimamente sperro di darvi contenuti dettagliati su questo tema…)