16 Lug. 2008

L'albero ondeggiante

Sono molto contento, perché continuo a imbattermi in post che affrontano questioni legate a intranet sulle quali rifletto da tempo. Chi segue questo blog sa infatti che sono un grande sostenitore del cercapersone (o “Directory aziendale“) come killer application delle intranet e sa anche che questo tema rappresenta, a mio modo di vedere, la vera frontiera e il ponte cognitivo che permette a una intranet di passare dall’1.0 al 2.0 affrontando di petto la questione criuciale: mettere al centro le persone.

In particolare, come ho più volte scritto, il cercapersone dovrebbe evolvere al più presto in un sitema di social network che sappia unire, attraverso il sistema dei profili, dati organizzativi, dati personali, spazi documentali condivisi, filtri e personalizzazioni, competenze, servizi personali e accessi profilati.

Solo in questo modo è possibile sviluppare intranet che mettano insieme contenuti, relazioni e identità e sviluppino dinamiche di rete realmente alternative alle logiche gerachico-fordiste (io dirigente vedo solo i miei, i quali vedono solo i loro e così via piamidaleggiando).

Io devo poter vedere, contattare, entrare in relazione, scambiare contenuti anche in modo orizzontale e il profilo personale all’interno di un social netwok e il mattone principale di questa nuova costruzione.

E a quanto pare questa è anche l’idea di Elizabeth Marsh, dell’International Benchmarking Forum, la quale ha scritto un bel post parlando proprio di questa nuova generazione di Direcotry aziendali capaci di diventare il vero centro vivente delle intranet 2.0 (Elizabeth li definisce “Wave three“).

Ecco il post, ed ecco l’immagine che rappresenta in sintesi le diverse funzioni che dovrebbe assolvere questo oggetto all’interno della intranet.

funzioni_profilo_personale-intranet