Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò…Scrivo tante volte il suo nome in modo che si accorga che qui si sta parlando di lui. Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò..Perché faccio questo? Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò. Perché Mauro ha appena pubblicato un articolo su Repubblica nel quale parla, tanto per cambiare, dei “rischi” dei social network, in questo caso i – presunti – rischi di sputtanamento di fronte al futuro datore di lavoro.
Sembrainfatti che aziend e università stiano cominciando (in realtà le percentuali sono più basse di quello che mi aspettavo) a guardare i profili delle persone nei social network prima di fare i colloqui.
La notizia insomma è questa: i nostri spazi pubblici sono letti da qualcuno. Accipicchia. Corbezzolini. Avete capito? Non vi sembra incredibile? E noi che pensavamo di poterla passare liscia. E no no no. Presto, correte subito togliere il vostro materiale compromettente!!!!
Non so se Mauro Munafò, (Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò) in questa ennesima opera di allarmismo si renda conto che è in buona compagnia con tanti, tanti, tanti altri gioranlisti “manistream” che si accorgono che esiste la Rete solo se ne devono segnalarne, in qualche misura, la pericolosità.
Pedofilia, pornografia, pirateria, phishing, spamming, virus e violazioni della privacy….Questa è la Rete per lorsignori e naturalmente non si lamentino se poi le statistiche giocano a loro favore. Ma per favore.
Sugerisco a Mauro Munafò di andare a sfrucugliare un po’ su Youtube: troverà sicuramente altri pruriginosi scoop per tenerci alla larga dalla Rete.
Ah, quanto avrei voluto commentare l’articolo direttamente sul sito di Republica ma ovviamente non si può. E allora: Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò, Mauro Munafò…