Recentemente Matthew C. Clarke ha pubblicato su Boxes and Arrows un bel caso di studio che raconta il loro percorso di adozione dei wiki interni nella sua società, la Corvu. Stiamo parlando di migliaia di persone che si occupano di Software per aziende (performance management).
Il loro problema era trovare un sistema per ottimizzare la redazione di documentazione tecnica che poi viene rilasciata al cliente, su ciascuno dei prodotti commercializzati così come sui prodotti in fase di sviluppo.
L’articolo si intitola significativamente Control and Community: A Case Study of Enterprise Wiki Usage, e vi consiglio caldamente una lettura attenta, perché entra nel merito di molte questioni concrete quali i permessi, le revisioni, il controllo, le motivazioni individuali che stanno dietro ad un progetto collaborativo di questo tipo.
Segnalo solo alcuni spunti:
- Il senso di appartenenza come veicolo per una anarchia sostenibile nei wiki pubblici
- La moderazione come elemento importante nei wiki aziendali, per gestire l’alto numero dei contributori che spesso non hanno vincoli reciproci
- La necessità nei wiki interni di gestire le risorse centralmente, evitando il proliferare di wiki autonomi di singoli settori (questo è un problema loro; in Italia, ma quando mai?)
- Il vantaggio di creare una navigazione familiare e comprensibile (nel loro caso era l’elenco dei prodotti)
- L’opportunità di segnalare in evidenza chi è l’autore primario della singola pagina, ovvero il creatore
- in alcuni casi la necessita di avere pagine che solo un gruppo scrive (nel loro caso gli ingegneri di Ricerca & sviluppo) e gli altri possono solo commentare
- La ricerca costante di sponsorship al più alto livello possibile
- Lavorare con i champions
- Identificare le persone-chiave che devono contribuire dando cose di qualità e dando anche autorevolezza allo spazio
- Nel loro caso, l’importanza di coinvolgere dei revisori finali del materiale che poi va in mano ai clienti
- L’importanza dell’integrazione con LDAP e del single sign-on
- Ovviamente le funzionalità WYSIWYG
- La possibilità di aggiungere allegati documentali alle pagine
- L’importanza della creazione di una massa critica di contributori e di contenuti
- L’importanza di imparare a spedirsi link invece di contenuti. Se qualcuno chiede qualcosa via mail la persona risponde creando una pagina wiki e poi mandando il link
Insomma, leggetevi l’articolo perché nel vale la pena.
Risorse Wiki
Steward Mader elenca una serie di prodotti per enterprise wiki che rispettano i requisiti necessari per creare wiki in azienda. Il problema è che sono tutti proprietari. A parte uno, ovvero Mindtouch – Deki, l’unico prodotto distribuito anche in open source e che è abbastanza solido (per Mader) per le necessità aziendali.
Andatevi comunque a leggere la scheda dedicata a Mindtouch su Wikimatrix.
Altri articoli interessanti (tutti tratti da FutureChanges)
E per finire…
una bella presentazione su Slideshare dedicata al progetto wiki della John Hopkins University