Il post che vi segnalo in realtà parla dell’eterna lotta tra IT e comunicazione nella gestione delle intranet, ma nel parlare di questo mette in evidenza un pattern tipico delle intranet (pattern di cui ho già parlato a suo tempo, riferendolo alla comunicazione interna in generale, e declinandolo poi anche sul tema delle community).
Il tema è quello della distribuzione delle informazioni in intranet e anche secondo J. Boye il “grosso” dell’attività avviene nella coda lunga.
Se guardiamo infatti agli accessi e alle pagine viste delle intranet, vediamo che in media vi sono alcune pagine visitatissime e una coda lunga di servizi e informazioni che in realtà copre la maggior parte degli accessi (questo peraltro l’ho verificato personalmente sul campo, tanto che all’epoca ero piuttosto insoddisfatto dei miei sistemi di analisi, che non andavano oltre i 500 risultati).
Ora, questa dinamica ha ovviamente delle importanti implicazioni per gli intranet manager. Proviamo a elencare rapidamente quali:
– Non ci interessa dare pochi a molti, ma dare tanto a pochi. Non pochi servizi per tutti, ma moltissimi servizi e informazioni per un numero indefinito di nicchie di colleghi.
– Il lavoro di publishing è condiviso. Se vogliamo presidiare la coda lunga dovremo attrezzarci affinché il perimetro di chi pubblica si allarghi, perché nessun team redazionale sarà in grado di coprire tutte le aree potenziali delle informazioni che servono alla coda lunga dei colleghi.
– Disponetevi a perdere in parte il controllo. In un costento in cui ciò che ci intereessa è presidiare la coda lunga delle informazioni (e dei servizi) dobbiamo mettere in conto di utliuzzare la intranet come vero e proprio SaaS, nel quale mettere a disposizione una piattaforma che verrà poi utilizzata in modi solo in parte prevedibili.
Ci sono altre implicazioni a cui non ho pensato?