Un tema all’apparenza controverso, nell’architettura informativa delle intranet, riguarda la presenza o meno degli indici a-z, ovvero i raggruppamenti di argomenti in ordine alfabetico. Secondo Nielsen gli indici a-z devono morire, e naturalmente ha buone ragioni per dirlo.
Tuttavia nelle intranet le cose non sono mai così semplici e spesso le buone pratiche di design devono convivere con le (cattive?) abitudini degli utenti.
Anche Donna Spencer, esperta internazionale di Architettura dell’informazione è assai possibilista a riguardo: in un suo articolo dedicato ai criteri di classificazione (tradotto da Marco Dini) afferma esplicitamente che gli indici A-Z:
Sono anche eccellenti schemi secondari di un altro schema principale. Anche come criterio secondario può essere utile; ho lavorato su una intranet dove cui la gente diceva: “Fate quello che volete, ma non togliete la classificazione A-Z”.
L’articolo di Donna Spencer è utile anche perché elenca una serie di possibili schemi di classificazione abbastanza comuni in ambienti intranet (per argomenti, per appartenenze, per formati).
Anche Elizabeth Marsh, dell’Intranet benchmarking forum si schiera apertamente a favore del loro uso, mentre Luke Oatham racconta come gli indici a-z possano lavorare in sinergia con il motore di ricerca interno.
In sintesi, i consigli che emrgono da tutte queste fonti possono essere riassunti così: