Un recente articolo di StepTwo fa il punto su una tendenza abbastanza consolidata nell’architettura informativa delle intranet, ovvero quella di inserire, spesso a sproposito, l’aggettivo possessivo “mio” all’interno di label che di “mio” contengono ben poco (ad esempio policy generali o informazioni HR).
Alcuni esempi presi dal mio archivio:
Giustamente Alex Manchester invita tutti a tenere a freno questa tentazione, che ambirebbe a caratterizzare in modo caldo e personale contenuti che spesso sono comuni a tutti (e che anzi, peraltro, proprio in questa universalità ripongono la loro forza).
Il consiglio di Alex è chiaro: usare il prefisso “my” sono per le cose che sono davvero personali (i miei progetti, il mio wall, i miei link eccetera) e lasciarlo perdere in tutte le altre occasioni.
Ricordiamoci che le cose buone sono spesso fatte da tanti dettagli azzeccati.