C’è stata un’epoca in cui facevo il filosofo, in cui mi barcamenavo tra logica, antropologia, esistenzialismo, linguistica e tante bibliografie . Accumulavo libroni della Laterza e ristampe anastatiche della Nuova Italia come se fosse una cosa assolutamente normale, l’unica che si poteva fare. Passavo giornate a rimuginare su verità, realtà, principio di induzione e giochi linguistici. “Intenzionalità della coscienza” e “circolo ermeneutico” erano formule che mi poteva capitare di pronunciare come se stessi parlando del tempo.
Insomma, ero un gran pipparolo. Quell’epoca è finita, e altre cose si sono a poco a poco infilate nella mia vita. Poi se ne sono andate anch’esse (per dire di quanto tempo è passato) ed è rimasta la mia tesi di laurea a testimoniare che non è stato un sogno.
Ieri, allo UX book club è rispuntata fuori (chissà perché) e stamattina qualcuno mi ha addirittura chiesto se potevo passargliela. Insomma, sono stato costretto a ripensare a questo lavoro che ho fatto e a quanto sia riconoscente al me stesso di allora per averlo fatto.
Non credo che possa interessare davvero qualcuno, ma in ogni caso mi sembra giusto metterla a disposizione di tutti. Il roboante titolo è: “Coscienza, autoriflessività e paradossi: la teoria del doppio legame di Gregory Bateson (PDF)“, l’ho scritta in 4 mesi nel 1994, e non avevo né la mail né il telefonino.
Ecco l’indice
3 Introduzione
13 Note
14 Capitolo 1: Cibernetica, Mente, formalismi
14 1.1 Bateson: dall’antropologia alla cibernetica
29 1.2 Le forme dell’informazione
42 1.3 I criteri del processo mentale
47 1.4 Russell, Gödel, Tarski
59 Note
61 Capitolo 2: La mente e la coscienza in Bateson
61 2.1 La tesi di Lucas
69 2.2 L’indeterminatezza del concetto di “meccanismo”
2.3 La problematicità della nozione di coscienza in Bateson e nel dibattito sull’Intelligenza Artificiale
120 2.4 La coscienza e l’unità di sopravvivenza
125 2.5 Linguistica e pragmatica: una discussione epistemologica sui limiti del codice verbale
143 2.6 Il codice analogico
154 2.7 Conclusione: il fenomeno della coscienza non è una prova della tesi di Lucas
158 Note
161 Capitolo 3: Incompletezza e trascendenza
161 3.1 Gödel e la trascendenza
169 3.2 Livelli di apprendimento e intuizione
185 3.3 Il meta-punto di vista: incertezze e cautele
195 3.4 Il teorema di Gödel come ideale regolativo
217 Note
218 Capitolo 4: Il “doppio legame” e i limiti della comunicazione
218 4.1 La comunicazione e il paradosso pragmatico
251 4.2 Il “double bind” e l’indecidibilità pragmatica
263 4.3 Il “double bind” e il problema menti-macchine
270 Note
271 Conclusioni
281 Note
282 Bibliografia
Tanti saluti a tutti