Forse, anzi sicuramente molti lo conosceranno già, ma voglio lo stesso segnalare questo importante articolo di Raffaele Simone (per intenderci, il linguista che ha scritto “L’università dei tre tradimenti” e altri libri amari , desolanti e veri sull’italia di oggi) dedicato ai nuovi paradigmi di scrittura. Si parla di un tema che mi è molto caro, ovvero i mutamenti introdotti dalla scrittura digitale all’interno delle distinzioni canoniche relative alla testualità (scritto-parlato, stabilità-evanescenza, processo-prodotto, ecc…) e di come queste nuove pratiche testuali avvicinino (o allontanino) la scrittura a una sorta di “paradigma fonetico”. E lo fa con la chiarezza e la profondità di chi conosce bene la materia. Merita. Anche se non condivido fino in fondo l’idea che le nuove pratiche di scrittura allontanino sempre di più la scrittura dalla dimensione dell’emissione orale.
Insomma, mi restano alcuni dubbi, in special modo su quello che Simone chiama paradigma “Platonico” nella scrittura. Ne riparlerò: ho ancora bisogno di un po’ di tempo e meditazone…:-)
Buona lettura