Quando, soltanto un paio d’anni fa, ponevo ai miei allievi in aula quella che per me era una domanda di prammatica, ovvero: “Chi di voi ha un blog o partecipa a un blog?” quello che vedevo erano spesso facce perplesse e interrogative. Ma come? E io che ero quasi preoccupato di passare per “matusa” chiedendo cose del genere!
Altro che blog-rivoluzione, altro che blogosfera-giovanile-tutti-connsessi: avevo di fronte a me persone giovani (a volte giovanissime), tecnologicamente attrezzate (insegnavo in master dagli esotici nomi di: “web content management”, “Web marketing e new media” e cose del genere), e con una medio-alta disponibilità economica (questi master sono molto costosi).
Eppure il blogghe, tra i “veri giovani” che incontravo, si dimostrava essere uno sconosciuto, un nome esotico e lontano, un fenomeno da smanettoni (per capirci, più o meno quello che oggi, per lo stesso tipo di persone, sono i Feed RSS).
In due anni le cose sono cambiate, e il “paese reale” comincia ad assomigliare al “paese raccontato” dai media. E cominciano a crescere i blog dei miei ex allievi. L’aria è cambiata e io sono molto contento.
Ad esempio c’è il blog di Francesco, programmatore e filosofo, il blog di Irene, studiosa dei giochi online, il blog di Luca, stagista a tempo pieno, e il blog di Marianna, che può considerarsi una “veterana” della blogosfera. E chissà quanti altri ex allievi oggi hanno il loro spazio.
Bravi ragazzi, in bocca al lupo.