Vi segnalo, grazie alla sempre attenta Luisa, un interessante articolo di Shiv Singh, che abbiamo già incontrato parlando del valore dei servizi, dedicato al rapporto tra intranet e Knowledge management. Al solito Singh puntualizza alcuni tipici errori di approccio al tema da parte delle aziende, quali la mancanza di collettività nella costruzione dei contenuti, la mancanza di contenuti interessanti per le persone, i pochi aggiornamenti, la presenza di sistemi alternativi tra loro, la mancanza di una strategia basata sull’entusiasmo, le errate classificazioni, la povertà dei metadati (ovvero dell’indicizzazione dei contributi secondo parametri di ricerca).
Forse l’unico punto in cui mi sento di non condividere l’approccio di Singh è quello riguardante il problema della certificazione dei contenuti, da lui ritenuta di vitale importanza. Credo che nel KM i contenuti, spesso legati a problemi pratici e non normativi, abbiano nel loro stesso successo pratico una forma di certificazione sufficiente. Il problema dei “contenuti certificati” introduce subdolamente quello di forme di controllo “super partes” e, di conseguenza, quello di un’ammistrazione centralizzata dei contenuti che spesso, si sa, può rappresentare un problema per la velocità e la flessibilità del tutto.