Come ho più volte sottolineato, in questo blog e in altre sedi, intranet non è un prodotto ma un processo. Non si esaurisce con il suo “lancio” anzi, comincia a vivere e a modificarsi proprio allora.
Non stupiamoci quindi se, anche dopo magari due o più anni di vita, sorga ancora la necessità di cambiamenti radicali, revisioni, ampliamenti. E’ il caso della mia intranet, che oggi vara la sua 4° versione (credo). Non solo. Proprio ieri ben due settori abbastanza cospicui dell’azienda mi hanno fatto richiesta ufficiale di apertura di una nuova sezione dedicata a loro.
Io li aspettavo come un ragno aspetta la mosca e loro, senza particolari sforzi da parte mia, sono cascati nella “rete”. Alla domanda fatidica “Quanto ci costerebbe?” ho potuto rispondere “Nulla. E’ tutto fatto all’interno”. Grande entusiasmo nei corridoi (si fa per dire…)
Ora, cosa sarebbe successo se invece di avere un sistema flessibile, duttile, scalabile, personalizzabile , economico e facile da usare avessi avuto una di quelle portaerei editoriali che andavano tanto di moda qualche anno fa? Risposta: avrei avuto molti, molti, ma veramente molti problemi. Morale da trarre da tutto questo:
1) La tecnologia costosa e sofisticata, quando non è indifferente al coinvolgimento dei dipartimenti aziendali, le è addirittura dannosa
2) Su intranet il lavoro non manca mai
3) Le cose fatte su richiesta vengono sempre molto ma molto meglio e sono più soddisfacenti
4) Arriva per *tutti* il momento della intranet, basta aspettare e tenersi pronti