La difficile arte dell'intranet content manager

Chi si occupa di contenuti per la intranet, che questa sia sociale o no, ha di fronte a se un lavoraccio quotidiano: trovare risorse, rendere presentabili risorse altrui, aggiornare testi e documenti, trasformare il formato di contenuti originari in qualcosa di digeribile e così via.

Ma allo stesso tempo deve gestire l’aspetto umano e organizzativo della questione: deve farsi dare contenuti da persone di altri settori, gestire i problemi della redazione distribuita, fare rispettare standard e policy editoriali, contattare IT per tutti i malfunzionamenti e i fine tuning tecnologici, riportare ai manager.

E molto, molto altro. Oltre a celebrare questo mestiere (a volte dileggiato da colleghi che entrano nella tua stanza con un sorrisetto che dice tra le righe “qui state giocando”) vorrei oggi segnalare alcune risorse pescate in giro che affrontano da diversi punti di vista questa attività.

Ad esempio Malcom Davidson, un web writer inglese, spiega in questo post come non sia possibile, ma neanche desiderabile, ottenere una “voce unica” in ciò che viene scritto per intranet. Per varie ragioni ciò che viene pubblicato è sempre molto eterogeneo, affidato a sensibilità diverse che non sempre rispettano gli standard. Ma in intranet possiamo fare a meno di queste sottigliezze.

Tuttavia la buona scrittura è una competenza che dovrebbe essere diffusa tra tutti i publisher: ecco un post che spiega come fare buoni titoli per intranet e un altro, molto interessante, che fornisce qualche consiglio per chi organizza corsi di scrittura tra i redattori intranet.

Una delle tante attività del content manager è quella di pubblicare o editare documenti: ecco qualche consiglio da Janice Redish, tratto dal suo libro “Letting go of the words“, su come gestire i PDF, una delle tanti croci che affliggono i content manager. In particolare vi segnalo il punto in cui l’autrice specifica come dare due versioni, una in PDF e una in una sere di pagine html, sia a volte la soluziojne preferibile (ad esempio per il contratto di lavoro).

 

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Un’altra risorsa interessante è questo post che spiega come le narrazioni siano un contenuto fondamentale per le intranet. L’autore lo ha capito conversando con il CEO di un’azienda, il quale gli ha confidato che per capire che cosa succede in azienda la cosa migliore è chiederlo ai fumatori: sono infatti quelli che più si raccontano storie mentre sono in cortile a fumare. La morale della storia è che tutto quello che riesce a “mimare” questo strato narrativo è il benvenuto in intranet.

Infine, un articolo che non riguarda direttamente le intranet ma che spiega bene quali elementi considerare per creare un buon content mix in un progetto web.

 

Buona lettura (e scrittura).